Il presidente del Circolo di Alleanza Nazionale ha perso una ottima
occasione per stansene zitto, per due ottime ragioni. Primo perché
probabilmente spettava a qualcun’altro (Sindaco o Presidente dell’Aset
Spa) replicare. Secondo perchè avrebbe evitato di dire falsità
e inesattezze.
Conosciamo bene come la pensa Sorcinelli sulla raccolta differenziata.
Ricordiamo le sue posizioni espresse nell’ottobre del 2004, quando
diceva che la raccolta differenziata non va imposta e che andavano reintrodotti
i cassonetti nei quartieri del Centro storico e Vallato. Quindi probabilmente
lui giudica il risultato di Fano (19,4% - nel 2005 - proprio grazie
alle raccolte domiciliari!!) più che soddisfacente, e poco importa
se in Italia ci sono comuni che raggiungono l’80% (*). La Lupus
in Fabula non è certo obbligata a tenersi aggiornata sugli ordini
del giorno del Consiglio Comunale di Fano, ma un consigliere comunale
prima di esprimere delle valutazioni piuttosto ardite dovrebbe documentarsi.
Infatti non è vero che nella nostra regione nessun comune raggiunte
il livello minimo stabilito dal decreto Ronchi: Potenza Picena nel 2004
ra raccolto separatamente il 40,3% di rifiuti urbani. Questo primato
è seguito a ruota dal comune di Camerano con il 34%, Macerata
33,8%, Matelica 28%, Ascoli Piceno con il 25,4, Civittanova 25,3 ecc.
(*). Ma Sorcinelli si sbaglia anche quando afferma che il dato di Fano
è il migliore della provincia. Sempre nel 2004 Fano con il 18,6%
veniva superata da Pesaro con il 19,1%, Urbania 19,8%, Montelabbate
20,3% ecc. (**)
Ma a parte i dati, quello che abbiamo sostenuto nella precedente nota,
e che ribadiamo, è che l’attuale amministrazione vive di
rendita. Infatti, fatta eccezione per la delibera di pochi giorni fa
che istituisce l’ispettore ecologico, nulla è stato fatto
per migliorare e ampliare la raccolta differenziata, per incoraggiare
ed incentivare la collaborazione dei cittadini fanesi. L’introduzione
del servizio di raccolta domiciliare per i due quartieri di Fano, è
un provvedimento della precedente amministrazione fortemente osteggiato
da chi oggi è al governo della città. Sebbene Pesaro sia
rimasta colpevolmente alla finestra per molti anni, oggi, con il nuovo
progetto di raccolta domiciliare, ha serie possibilità di raggiungere
i traguardi di molte città del Nord, sempre che la volontà
politica oggi dichiarata, trovi riscontro con la graduale estensione
del servizio a tutta la città.
Contrariamente a chi sostiene che fra tre/cinque anni saremo in emergenza
rifiuti e che quindi bisogna programmare la costruzione di un impianto
di incenerimento, Sorcinelli ottimisticamente afferma che la discarica
di Monteschiantello “con le apposite modifiche” potrà
durare altri 50/60 anni. Questi sono numeri che non hanno senso se la
produzione dei rifiuti urbani continua con i trend attuali. Ma se si
riuscisse a separare, in tutto il territorio comunale, almeno il 60%
dei rifiuti (livello raggiungibilissimo) ed a riavviarlo al riciclo,
se si introducessero gli acquisti verdi, se si facessero politiche di
riduzione della produzione degli imballaggi (sono azioni che già
esistono, non è fantascienza!) probabilmente la durata della
discarica gestita dall’Aset protrebbe anche raddoppiare (20/25
anni) senza ulteriori modifiche.
L’Associazione Ambientalista La Lupus in Fabula non fa la campagna
elettorale per nessuno, si limita a valutare i programmi ed a registrare
i fatti. Non sono un mistero le critiche espresse, in più occasioni,
nei confronti dell’Amm.ne provinciale, che, dopo averlo approvato,
ha dimenticato in un cassetto il Piano Provinciale Operativo dei Rifiuti.
Ci piacerebbe che ognuno faccia la sua parte, senza scuse o false giustificazioni,
cercando di imitare chi certi traguardi di civiltà li ha gia
raggiunti.
Fano, 19/01/06
LA LUPUS IN FABULA
Sezione di Fano
(*) Dalla pubblicazione “Comuni Ricicloni 2005” di Legambiente.
(**) Dalla scheda n. 1 tratta dal sito della Provincia di Pesaro e Urbino.